come vive colui che è distaccato?
come vive colui che è distaccato?
Eric Baret – vive non separato. colui che è attaccato a qualche cosa vive separato da tutto il resto. L’attaccamento è un’esclusione. L’attaccamento è dittatura. Il non attaccamento è la disponibilità, è l’essere con ciò che si presenta senza appropriazione. Il distacco da ciò che fa soffrire. Ciò che fa soffrire è l’attaccamento. Quando si è liberi da una cosa la gioia che viene non viene dalla cosa. La gioia è in noi e si esprime attraverso l’una o l’altra situazione. Se sono attaccato ad una cosa penso che la gioia sia nella cosa e nel momento in cui la cosa scompare, scompare anche la mia gioia e questo è legittimo per un momento… un giorno vi renderete conto che la bambola è plastica … non c’è niente da amare, non c’è niente che manchi… la gioia che pensavo venisse dalla bambola è in me…non ci sono che bambole, ma nessuna bambola ha mai regalato gioia alle bambine, è l’immaginario che regala la gioia alle bambine, non il petrolio, è l’immaginario che rende tristi le bambine, non l’assenza del petrolio. Tutto ciò che vi ha resi felici bella vostra vita, sono delle bambole di plastica. Tutto ciò che vi ha resi infelici nella vostra vita è l’assenza delle bambole di plastica. Nel momento in cui capirete questo nel vostro profondo, quando capirete che l’oggetto che vi rende felici non vi rende felici, ma vi riconduce alla felicità che è in voi - ed è facile constatarlo nel momento in cui un oggetto che un tempo vi rendeva felici, qualche tempo dopo non vi rendeva più felici e ve ne occorreva un altro per sentire gioia – quando capirete questo avrete capito cosa significa distacco, è il contrario della sofferenza, è il pre-sentimento di questa gioia costante che all’inizio ci sembrava che venisse grazie ad un oggetto, ma che prima o poi si rivela indipendentemente dalla presenza dell’oggetto.
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